Andamento del mercato dei mutui a settembre 2025

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Occorre analizzare più da vicino l’andamento del mercato dei mutui a settembre 2025 in queste settimane. A metà settembre 2025, il mercato dei mutui rimane un argomento chiave per molte famiglie e risparmiatori. Le oscillazioni dei tassi d’interesse, influenzate dalle decisioni della Banca Centrale Europea (BCE) e dall’andamento dell’inflazione, rendono questo scenario in continua evoluzione, e rimanere informati è fondamentale sia per chi cerca un nuovo finanziamento, sia per chi valuta la surroga o la rinegoziazione di un mutuo già in corso.

mercato dei mutui a settembre 2025
mercato dei mutui a settembre 2025

Quali fattori influenzano i tassi e l’andamento del mercato dei mutui a settembre 2025?

Il livello dei tassi sui mutui dipende da diversi fattori. Per i mutui a tasso variabile, il parametro di riferimento è l’Euribor, che riflette il costo del denaro tra gli istituti bancari. Questo indice si aggiorna a scadenze brevi, come uno o tre mesi.

Per i mutui a tasso fisso, il parametro più utilizzato è l’Eurirs, che indica le aspettative dei mercati sull’andamento dei tassi d’interesse a lungo termine. Inoltre, le politiche monetarie della BCE giocano un ruolo cruciale. Se la BCE decide di non tagliare i tassi ufficiali, le banche tendono a offrire condizioni meno vantaggiose rispetto ai periodi di politica monetaria più espansiva.

La situazione attuale: metà settembre 2025

A metà settembre 2025, i tassi sui mutui si mantengono relativamente stabili rispetto all’estate. Le migliori offerte a tasso fisso per l’acquisto della prima casa si aggirano leggermente al di sopra del 2,6%, mentre le proposte standard, senza particolari agevolazioni, si posizionano tra il 3,1% e il 3,7%, a seconda della durata del finanziamento e dell’istituto di credito.

Per quanto riguarda i mutui a tasso variabile, le condizioni iniziali partono in media poco sotto il 3%, con l’andamento futuro che dipenderà dai movimenti dell’Euribor, che attualmente oscilla tra l’1,9% e il 2,2%. L’Eurirs, invece, rimane stabile intorno al 3% sulle durate più lunghe (20 e 30 anni), influenzando di conseguenza il costo dei mutui a tasso fisso.

Tendenze e prospettive future

Il contesto attuale riflette un approccio attendista da parte della BCE, che ha scelto di mantenere i tassi di riferimento invariati dopo i rialzi dei due anni precedenti. Questa decisione ha contribuito a stabilizzare il mercato, anche se non ha portato a un calo significativo del costo del credito.

In questo scenario, si osserva un crescente interesse verso soluzioni agevolate, come i mutui dedicati ai giovani e quelli per l’acquisto di immobili a alta efficienza energetica, che spesso offrono tassi più vantaggiosi e condizioni di accesso più semplici. Insomma, trend chiari sul mercato dei mutui a settembre 2025.