Prima casa, arrivano dei chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate

È stata pubblicata dall’Agenzia delle Entrate la nuova circolare n. 5/E, che propone tutta una serie di chiarimenti in riferimento alle agevolazioni fiscali che hanno ad oggetto la prima casa. Si tratta di chiarimenti che svelano diverse novità di tutto rispetto in riferimento ai redditi di lavoro dipendenti.

La nuova circolare che è stata emessa dall’Agenzia delle Entrate si inserisce in uno scenario decisamente più grande che ha ad oggetto il welfare aziendale. Ora è applicabile anche alle detrazioni che riguardano gli interessi sui mutui, ma anche gli affitti. Tutte queste modifiche e novità sono state introdotte grazie alla legge di Bilancio 2024, oltre che sono contenute nel decreto Anticipi.

Numerosi i benefici che sono stati introdotti: meritano senz’altro una menzione l’esenzione fiscale che ha ad oggetto gli importi che vengono erogati piuttosto che rimborsati da parte dei datori di lavoro ai dipendenti per provvedere al pagamento delle utenze domestiche, ma anche in riferimento ad affitti e agli interessi sui mutui legati alla prima casa. La circolare si pone come intento fondamentale quello di estendere notevolmente la definizione di bonus privo di tassazione.

Ormai la prima casa rappresenta anche una definizione differente: si tratta della casa principale in cui si risiede il lavoratore dipendente, il coniuge e i relativi familiari. Ed è proprio questa rinnovata definizione che serve a stabilire l’eleggibilità rispetto alle detrazioni fiscali. La casa principale è quella in cui avviene la vita di tutti i giorni del lavoratore e ovviamente della sua famiglia.

La normativa dal punto di vista fiscale, dando uno sguardo agli articoli 15 e 16 del Tuir, ha posto l’accento sulle spese che si riferiscono alla prima casa, sottolineando come ci sia proprio l’opportunità di presentare richiesta di apposite agevolazioni fiscali, nello specifico in riferimento agli interessi passivi che hanno ad oggetto i mutui e i canoni di locazione.

Le detrazioni fiscali che riguardano la prima casa fanno riferimento a due tipologie più importanti di spese. Si tratta delle spese per gli affitti, in cui si trovano anche i canoni di locazione, che si devono documentare appositamente mediante un apposito atto di locazione che deve essere registrato. E chiaramente a patto che i canoni di affitto siano stati sempre pagati in maniera puntuale durante l’anno fiscale di riferimento. Le detrazioni fiscali che riguardano la prima casa possono avere ad oggetto anche le spese legate ai mutui. In questo secondo caso, il legame diretto è con gli interessi passivi che si riferiscono ai mutui che sono stati sottoscritti per comprare la casa principale.

Mutuo facile, ecco le specifiche diffuse dall’Agenzia delle Entrate

È stata la circolare numero 12 del 2021, che è stata rilasciata lo scorso 14 ottobre a svelare una serie di novità molto importanti in riferimento ai mutui.

In modo particolare, queste novità hanno ad oggetto le agevolazioni che riguardano il mutuo sulla prima casa che è stato richiesto da parte di giovani che hanno meno di 36 anni, che devono per forza avere un Isee al di sotto dei 40 mila euro all’anno. È stata l’Agenzia delle Entrate a prendere in mano la situazione, diffondendo, tramite la circolare 12/2021, varie specifiche legate alle applicazioni di questa normativa che dà supporto ai giovani che vogliono acquistare una casa.