Terremoto L’Aquila: Moratoria Mutui, chiesta la proroga al Governo

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6 aprile 2009: nel cuore della notte gli abitanti de L’Aquila e dei suoi dintorni vengono destati da una terribile scossa di terremoto, dagli effetti devastanti. Alla fine dell’evento sismico, durato intere settimane, sono state contate 308 vittime; un dolore incommensurabile, cui ha fatto seguito il momento – non meno doloroso e difficile – della ricostruzione. Metà del patrimonio abitativo dell’area colpita è gravemente danneggiato, necessita di essere restaurato quando non addirittura ricostruito ex novo. A fronte di questo problema, una soluzione parziale è giunta dagli aiuti messi in campo dallo Stato. Ma sappiamo bene che la parte principale grava sui singoli cittadini, provati però – oltre che dal terremoto – anche dalle conseguenze della crisi economica mondiale. Serve un aiuto in più, serve una moratoria sui mutui ancor più incisiva rispetto a quella allestita per il resto del Paese.

È per questo che il Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, riferendo – una volta tornato in Abruzzo – degli incontri istituzionali avuti a Roma negli ultimi giorni, ha assicurato di aver posto a conoscenza del Ministero dell’Economia il problema della sospensione del pagamento delle rate dei mutui, misura chiesta a gran voce negli ultimi mesi dagli abitanti del cratere sismico. ”Ci siamo fatti latori – ha dichiarato Chiodi – delle proposte emerse dal Consiglio comunale dell’Aquila e dal Comitato per le attività produttive”.

Il problema, per Chiodi e – soprattutto – per tutte quelle persone residenti a L’Aquila e dintorni che egli sta rappresentando, è che il Governo non ha potuto far altro che prendere atto della richiesta avanzata, promettere il proprio impegno in fase di dibattito ma sostanzialmente rigettare la proposta a causa della propria non competenza in materia: “Quanto ai mutui – argomenta Chiodi – il Governo ci ha risposto che la questione la potrà dirimere solo l’ABI e quindi il sistema bancario”. Anche se “Una ulteriore sospensione delle rate di mutuo almeno fino al prossimo dicembre sarebbe un provvedimento assai apprezzato, visto che le attuali condizioni economiche delle famiglie sono tutt’altro che floride”. Per questo Chiodi ha voluto parlare alla stampa e alle Autorità: il grido de L’Aquila deve continuare ad essere udito, o l’area rischierà di sprofondare in una crisi irreversibile.

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