Mutui: aumentano gli importi medi erogati

mutui-casa-durata-importo-rataI mutuatari in difficoltà e coloro che adesso, in un momento di crisi, vogliono approfittare dei tassi molto contenuti, sono felice di sapere che le banche erogano importi medi più elevati. 

Settembre: l’andamento dei mutui

Mutuionline è sempre solerte nel proporre un riepilogo sulle domande di mutui che sono state inoltrate a settembre. Un modo per conoscere le preferenze dei consumatori e fare un quadro della situazione finanziaria delle famiglie.

Andamento dei mutui ad agosto

Rispetto al primo mese estivo, ad agosto, ci sono state poche variazioni. Come al solito, a proporre un’analisi dell’andamento del settore, ci ha pensato Mutuionline con le sue statistiche mensili. 

Luglio: come sono andati i mutui

I mutui finalizzati all’acquisto della prima casa, almeno nel mese di luglio, sembrano in crescita. Parola di Mutuionline, l’intermediario “virtuale” tra i più conosciuti nel nostro paese. Si è passati dall’83,4% di giugno all’85% di luglio.

Erogazioni mutui in calo

Ormai è ufficiale, lo dice anche un’indagine della Banca d’Italia: nel triennio che va dal 2008 al 2011 si è assistito ad un calo delle erogazioni di mutui che certifica la gravità della crisi economica la quale, oggi, tocca l’apice ma già tre anni fa faceva sentire la sua potenza.

Nel periodo che va dal 2008 al 2011, dunque, dicono da Palazzo Koch, i mutui concessi dalle banche ai cittadini, per l’acquisto della prima casa, sono diminuiti del 20% se paragonati a quelli erogati dal 2004 al 2007.

Andamento dei mutui di giugno

Il mercato dei mutui è in grande fermento dopo che sono stati diffusi i dati sulla crisi del mercato immobiliare. Ecco un riepilogo di quel che è la tendenza di giugno, sulla base delle ricerche compiute dall’Osservatorio di Mutuionline.

Le attività dell’Osservatorio MutuiOnline.it, a luglio, è iniziata dalla considerazione molto interessante riguardo gli importi dei mutui richiesti a giugno. 

Un quadro sul mercato immobiliare

Il 2011, adesso se ne può parlare tranquillamente, non è stato un anno entusiasmante per il settore immobiliare italiano: soltanto in alcuni grandi centri abitati, infatti, si possono rilevare dei dati positivi. A dirlo è il Rapporto Immobiliare 2012.

La redazione è stata a cura dell’Agenzia del Territorio e dell’Abi. Si parla anche dei mutui. 

In calo le richieste di mutui

Nel solo mese di febbraio la richiesta di mutui ha subito una battuta d’arresto ed è diminuito il numero degli aspiranti mutuatari.

La speranza è soltanto che si tratti dell’ultimo calo, del cosiddetto fondo del barile.

L’Eurisc, che è il sistema informazioni creditizia del Crif, mette insieme i dati sulle richieste di mutuo dei residenti in Italia. Dall’ultima ricerca si evince che la domanda di mutuo, a febbraio 2011 è calata del 48% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

Eurispes, Rapporto Italia 2011: il mutuo è una difficoltà per il 40% dei contraenti

Stavolta a decretare situazioni di complessità economica che interessano la penisola è l’Eurispes, secondo cui una famiglia su tre intacca i propri risparmi e il 40% ha difficoltà a pagare il mutuo. E’ il quadro contenuto all’interno del rapporto Italia 2011. Quel che si evince dando una lettura al rapporto è che “sopravvivere alla crisi non vuol dire soltanto modificare le abitudini e gli stili di vita. Molto spesso accade che, nonostante si presti attenzione al bilancio familiare tagliando le uscite superflue, il budget mensile non sia comunque sufficiente a coprire il fabbisogno ed è necessario ricorrere ai risparmi familiari: questo accade a circa una famiglia italiana su tre (36,2%)”.

Mutui, calo in Emilia Romagna

L’Emilia-Romagna è la regione che, nel terzo trimestre 2010, ha registrato il maggior calo nel mercato dei mutui. I prestiti per l’acquisto di case e appartamenti a famiglie consumatrici, con 1,07 miliardi erogati, sono calati, infatti, dell’11%, rispetto allo stesso periodo del 2009.

Il dato è fornito da Tecnocasa ed è in controtendenza se confrontato con l’andamento dell’area nord-orientale, che invece segna un +5%. La regione, in ogni caso, si colloca al quarto posto in Italia per volumi erogati nel trimestre, con un 9% di incidenza sul mercato nazionale, mentre un anno fa erogava il 10,6% del totale. Nel report di Tecnocasa viene spiegato anche che se si analizzano i dati dei primi nove mesi dell’anno, rispetto al 2009, la regione ha fatto registrare comunque un aumento dell’11%.

L’importo medio per mutuo, inoltre, sempre riferito ai primi nove mesi, è di 133 mila euro, superiore al dato nazionale (124.500 euro). Nel terzo trimestre tra le province, solo Ravenna (+17%) e Forlì Cesena (+8%) hanno visto incrementare i volumi erogati. Segno negativo per tutte le altre: Modena (-25%), Piacenza (-18%), Reggio Emilia (-14%), Bologna (-13%), Parma (-12%), Ferrara (-8%), Rimini (-6%). A Bologna il calo è stato di 40 milioni, una variazione che sposta il peso della provincia al 2,3% sul totale erogato in Italia (2,8% nel 2009).

Italia, famiglie in crisi: mutui non pagati dal 5% dei contraenti

Dati incontrovertibili: il 5% delle famiglie italiane non riesce a pagare il mutuo della casa e tra quelle con un basso reddito, la percentuale arriva al 10%. Fonte attendibile, del resto: a rilevare e mettere in evidenza la situazione è un paper di discussione della Banca d’Italia: “L’incremento dell’uso di politiche di prezzo basate sul rischio per i mutui in Italia”, che fa riferimento a dati Eurostat del 2007.

La nostra media del 5% è in linea con la Spagna, mentre è inferiore in altri paesi come la Finlandia, la Francia, l’Irlanda e la Gran Bretagna in cui la media e’ tra il 2 e il 3% e raggiunge il minimo in Olanda con l’1,1%. Tornando al nostro paese, dallo studio emerge che la percentuale dei proprietari di casa insolventi diminuisce tra quelli ad alto reddito, mentre aumenta tra i piu’ poveri e, in Irlanda, Italia e Spagna, sale in questo caso al 10%.

Le insolvenze sono inoltre piu’ frequenti tra i disoccupati, tra i single e gli impiegati con contratto a termine. In Italia, inoltre, le famiglie che decidono di contrarre un mutuo per l’acquisto della casa sono il 13,1% del totale.

Banca d’Italia: mutui e prestiti, un 2009 in altalena

Prestiti e mutui, aziende e famiglie: la realtà economica dell’Italia pare stia cambiando per l’evidente esistenza di percorsi differenti che sembrano non procedere più in parallelo: un campione di 400 banche ha decretato che le imprese stanno tornando a chiedere prestiti agli istituti di credito mentre le famiglie italiane sembrano inclini a non prestare – tanto quanto nel recente passato – domande per l’accensione di un mutuo. I dati sono stati resi noti dalla Banca d’’Italia che ha pubblicato il rendiconto dell’analisi condotta sulle economie regionali: numeri che attestano il dato di fatto fino al novembre dello scorso anno ma che pare portino verso una situazione che va a stabilizzarsi sempre più. Nel dettaglio: torna a crescere (secondo semestre 2009)la domanda di credito alle imprese che nella prima parte della passata annualità era andata in calando.